LA PAROLA ‘TRASFUSIONE’ A COSA TI FA PENSARE?
Sicuramente alla vittima di un incidente o alle operazioni chirurgiche, ma sai che alcune persone hanno un continuo bisogno di trasfusioni?
UN MALATO DI TALASSEMIA NECESSITA DI 35 DONAZIONI ALL’ANNO!
La Talassemia è una malattia ereditaria causata dalla presenza di difetti del DNA nei geni globinici, ovvero i geni che hanno il compito di produrre l’emoglobina.
L’emoglobina si trova all’interno dei globuli rossi ed è una proteina essenziale per il trasporto di ossigeno che attraverso il circolo sanguigno viene trasportato a tutti i nostri organi.
I soggetti talassemici non sono capaci di produrre quantità giuste e normali di emoglobina e i loro globuli rossi risultano pallidi, piccoli e deformati. Il sangue diventa povero di globuli rossi e quindi di ossigeno da distribuire a tutto l’organismo. Per continuare a vivere, hanno quindi bisogno di continue trasfusioni e terapie, sin dai primi mesi di vita ad intervalli di 15-20 giorni.
COME SI DIVENTA TALASSEMICI?
La talassemia è una malattia ereditaria che viene trasmessa quando entrambi i genitori sono portatori del gene difettoso (microcitemici).
La condizione di portatore sano di talassemia è nota come microcitemia. È una condizione molto comune nella nostra popolazione, circa 3 milioni di italiani sono microcitemici. Non può essere considerata una malattia: è quasi del tutto asintomatica ed è identificabile solo con esami specialistici.
I TALASSEMICI VIVONO GRAZIE ALLE DONAZIONI DI SANGUE
Il sangue non può essere prodotto in laboratorio ed è pertanto disponibile solamente grazie alla donazione.
Un organismo sano lo reintegra velocemente e la donazione non costituisce un rischio; anzi, con le donazioni periodiche, lo stato di salute del donatore viene costantemente controllato.
Negli ultimi anni grazie ai donatori e alla solidarietà tra Regioni, per cui quelle con una raccolta insufficiente sono state “aiutate” dalle altre, è sempre stato possibile garantire l’autosufficienza nazionale per il sangue. L’età media dei donatori è però in continuo aumento, anche in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione, mentre cala il numero di quelli sotto i 45 anni. Per questo è sempre più necessario “reclutare” nuovi donatori giovani.
CHI PUÒ DONARE?
Chi ha dai 18 ai 65 anni (per il donatore periodico, dai 65 anni fino a 70, la donazione di sangue intero può essere consentita previa valutazione clinica). Persone che esprimono la volontà di donare per la prima volta dopo i 60 anni possono essere accettate a discrezione del medico responsabile della donazione.
Il peso non deve essere inferiore a 50 Kg, la pressione massima tra 110 e 180 mm, minima tra 60 e 100, le pulsazioni comprese tra 50-100 battiti/min.
Il candidato donatore deve essere in buona salute e non avere malattie croniche con danni permanenti.
L’uomo può donare 4 volte all’anno, la donna in età fertile 2 volte all’anno.